Uno studio di Polynomics che analizza le conseguenze della mancata introduzione di un Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) conclude che un CBAM in Svizzera creerebbe condizioni di parità con i fornitori di cemento dell'UE e di paesi terzi. «Senza un CBAM svizzero, o senza altre misure di effetto analogo, c'è il rischio che l'industria del cemento e la produzione di clinker si spostino all'estero», concludono gli autori.

L'industria svizzera del cemento necessita di condizioni quadro competitive

L'industria svizzera del cemento dipende da condizioni quadro competitive rispetto all’estero, dalla certezza di pianificazione e dalla sicurezza dell'approvvigionamento con suf- ficienti energie rinnovabili. Grazie a tecnologie all'avanguardia, l'industria non solo è in grado di ridurre le proprie emissioni di CO2, ma può anche contribuire a risolvere altri pro- blemi di politica climatica ed energetica, come ad esempio la decarbonizzazione dell'avia- zione o la riduzione del gap elettrico nei periodi invernali.

Sicurezza di pianificazione – centrale per un’industria del cemento soste-nibile

La sicurezza di pianificazione è il fattore chiave per l'industria svizzera del cemento. Que-sto vale non solo per l'accesso alle materie prime minerarie in Svizzera, ma anche per le condizioni quadro competitive a lungo termine rispetto ad altri Paesi e per la sicurezza dell'approvvigionamento di energia rinnovabile. Soprattutto quest'ultimo è la chiave del successo per gli ambiziosi obiettivi climatici della Svizzera. L'industria svizzera è pronta e conta sul sostegno di politica e autorità.

Quale settore ad alta intensità energetica, l'industria svizzera del cemento gioca un ruolo speciale nel raggiungimento degli obiettivi climatici della Svizzera. Questa è una responsabilità che l'industria ha riconosciuto da tempo e ora ha anche stabilito la sua tabella di marcia verso emissioni nette pari a zero entro il 2050. L'industria del cemento vede addirittura il potenziale, a patto di buone condizioni quadro, per ottenere la funzione di pozzo entro il 2050.